Quante volte a scuola ci sarà capitato
di aver ragione rispetto ad un insegnante e la voglia di
sfanculizzarlo giustamente si trasforma in un formale ben educato
“Professore, secondo me non è come dice lei...”. Lì, capisci
che ci son dei paletti alla tua libertà di parola. Se non l'hai già
capito con la tua famiglia, poi dipende dalla famiglia. Da quel
momento, l'esistenza tutta si costella di codici di comportamento più
o meno indotti, ovunque. Sul tuo fottuto e il meno possibile precario
posto di lavoro, nell'interagire con i vari ambienti del tuo errare,
col parentame tutto, qui a sud il parentame conta. Poi a un certo
punto ti chiedi: “non lo so se a vita mi piacerà sta vita”; e
decidi di costruirtela al meglio, come vuoi, e magari ti arriva pure
il colpo di fortuna di non esser solo in questa scelta. Allora inizi
a sondare un altro mondo possibile, rispetto al nordafrica arcoriano
all'amatriciana con polenta, del quale sei volente, nolente e
democraticamente suddito. E scopri luoghi costruiti a misura di
bambino, con intelligenza, investimenti oculati, e il medio lungo
termine come obbiettivo, sparse per il pianeta. La rete aiuta. E ti
girano le sfere. Perchè non crescere sul territorio seguendo questi
esempi ispirati? Perchè qui, al sud del sud è murgia. E la murgia è
pietra, cominciando dalle teste dei murgiani. Perchè vige il poco ,
maledetto e subito, sempre. Perchè, forse, abbiamo la classe
dirigente meno illuminata della storia, o meglio ancora, abbiamo
sempre la solita classe dirigente di sempre, piccola come un
temperamatite, e perspicace come un ago di pino. Al che smadonnando
in silenzio, ti rivien la voglia di sfanculizzare tutti come una
volta, ma a lavar la testa all'asino, si perdon tempo, acqua e
sapone, e alla fine si consuma anche la testa del povero quadrupede.
E ti vesti del tuo consueto abito di educazione, e tutto è un
ologramma, paletti compresi. E ci passi inesorabilmente attraverso.
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