mercoledì 30 ottobre 2013

filtri e cartine

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filtri e cartine



Sono un tabagista, lo ammetto, mi piace fumare, mi piace aspirare una boccata a una sigaretta e in quell'attimo sfanculizzare tutto e tutti. Fumare fa male, lo sanno pure le pietre. Ma anche i gas di scarico delle auto e le discariche abusive fanno male, come i rifiuti tossici abbandonati nel verde e gli scarti industriali occultati nelle campagne a inquinare le falde acquifere. Come fa male all'anima sapersi governati da inetti e delinquenti, gentaglia iperpagata che ci ha rubato il futuro. Ma il piacere della sigaretta dopo il caffè, o dopo fatto l'amore, o appena finito di mangiare, o sul cesso, o quando si devono prendere decisioni importanti oppure quando si deve riflettere o ci si deve calmare, è per me irrinunciabile. E' un vizio e un piacere, e io conscio che fa male, lo accetto. Fondamentalmente il tabacco diventa un placebo per calmarsi, un tiro ogni dispiacere e si riprende sulle spalle il fardello di vivere in questa "pagliacciata" di società, in questa "rivista" di epoca, in questo "cabaret" di nazione.
E fumare costa, 5 euro un pacchetto di sigarette, quindi, complice la recessione, parecchi che non possono permettersi di spendere diecimila delle vecchie lire, han ripiegato sulle sigarette fai da te: tabacco, cartine e filtri, tu ci metti la manodopera, e respiri un sorso di oblio, condito al veleno. Cosa si fa per campare..
Io sono uno di quelli, armato di pazienza me le faccio da solo, e devo dire che a parte il risparmio, ci sono altri vantaggi: in primis vedo cosa mi fumo, poi fumo di meno perchè talvolta non ho pazienza di fabbricarmi la sigarettina, quindi desisto.
Oggi ho scoperto una cosa che sa di incredibile: per combattere la crisi e monetizzare, da quest'anno hanno pensato molto bene di sovratassare e passare sotto monopolio di stato, raddoppiandone i prezzi, non le auto di lusso , ne le barche, ne i gioielli, ne lo champagne o il caviale, bensì le cartine e i filtrini per la fabbricazione della sigaretta fai da te.
I grandi nobel che hanno proposto questa splendida iniziativa, mica hanno pensato ad una patrimoniale per i più abbienti, no, meglio tassare quei poveracci che risparmiano persino sulle sigarette. Inoltre fa pure male fumare, avranno aggiunto.
D'altronde Petrolini diceva:  "Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti".
Petrolini ci ha lasciati nel 1936, e ci aveva visto lungo. In questi tempi infausti forse non avrebbe coniato nessuna battuta: l'amara realtà è di gran lunga più comica e grottesca di qualsiasi lazzo partorito dalla fantasia umana. 


© salvatore digennaro


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