kulturalmente 2.0
Come "stato laico e religione", anche il binomio "cultura e politica", in teoria, dovrebbe muoversi per vie non accomunanti o familianti. Ma la pratica è ben altra cosa. E' un gioco di appetiti: tu mi mandi al potere e io ti ricompenso.E chi non è con me, muore o deve morire. Quindi dal riconoscimento e il finanziamento di film di indubbio gusto che magicamente si scoprono "film di interesse culturale nazionale" (scoprendo tra le comparse l'onorevole che ha perorato l'obolo), al patrocinio della mostra del cugino o compare nipote, il solco è identico. Come pressoché uguali son i bandi ad hoc coniati su misura, le consulenze d'oro offerte sempre agli stessi Re Mida, ed i vitalizi ad accontentare chi da sempre giace sotto tavole imbandite ad aspettar cada qualcosa. Uno dei motivi dell'esistenza del Porcellum Elettorale è proprio questo. Qualcuno obbietterà dicendo che c'è sempre stato questo sistema. Vero, ma almeno una volta c'era una fattispecie di appartenenza in gioco, almeno il partito "aiutava" un supporter del partito stesso. Adesso limpidi come Angeli dipinti da un Leonardo qualsiasi, famelici come vegani senza verdura, e pirandelliani Pupi, mossi come sempre da fili che il tempo ha reso meno invisibili, gli operatori kulturali 2.0 si muovono da destra a sinistra al centro, come dei drone di ultima generazione, alla ricerca del calessino giusto, quello del vincitore, pronti a cambiare carro, quando s'intrasente olezzo di sconfitta. Le chiameranno grandi intese, un giorno. Bei tempi, quando Pinuccio Tatarella del Msi, sindaco di Bari, chiamava il comunistissimo Princigalli per l'organizzazione degli eventi dell'estate barese: a prescindere dai colori o dalle appartenenze, zio Pinuccio, chiamato così dalla maggior parte dei suoi concittadini, si affidava alla professionalità per far bella figura lui e la sua città. E i tempi di Nicolini? L'assessore alla Cultura dell'estate romana? Cosa non accadde all'epoca circa le sue ardite scelte? E ai suoi funerali l'anno scorso tutti a piangerlo, perchè aveva cambiato il modo di intendere la cultura nella Città Eterna, creando un esempio vero e non verosimile. Ma tra gli Statisti e i Politici con la maiuscola, e i politichini, politicanti, politicucci e politicani, passa la stessa differenza che dovrebbe passare tra stato laico e religione, tra politica e cultura. Appunto.
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