Il valore dei soldi
L'Italica nazione versa in uno stato di
pieno sconforto in pieno comfort.
Alla non ancora risolta questione
aquilana si sono aggiunte le alluvioni e il sisma emiliano, il tutto
quasi sempre frutto ormai del continuo stupro del paesaggio. La
natura si ribella. E le promesse inceronate davanti al plasma o al
telescopio sono soldi per ricostruire.Ed ancor meglio se le promesse le fa il piccoLetta, tanto carino come lo zio.
La
monnezza di sempre è ancora lì ed ogni tanto arriva un genio, tipo
il presidente calabro Scopeliti, e decide di metter tutto assieme
nelle discariche. Frattanto i veleni si prendono i nostri figli più
cari. E Crolla un pezzo di Pompei e ci si indigna, e del parco
archeologico di Gravina non se ne ricorda nessuno. Ma arrivano gli
aiuti, si cambiano i bilanci. C'è la crisi e file di precari,
disoccupati, inoccupati, cassintegrati deambulano per il belpaese,
che sta somigliando sempre più a gruviera. C'è la crisi e non ci
son soldi, e per lavorare bisogna stringere i denti, farsi
massacrare, e talvolta stringere le chiappe od aprirle
all'occorrenza. Si tagliano ricerca, sanità, cultura e istruzione.
Non di certo i lauti emolumenti dei politici. E si pensa alle banche
e alla finanza, e non alle famiglie. Il berlusclown sempre più buon
samaritano dispensa a pseudonipotine di statisti, doni che vanno dai
1000 ai 10000 euro a notte, e tiene a libro paga decine di pr,
chiamiamole cosi', a 2500 euri al mese. E se ci si indigna, ti vien
risposto: ognuno i propri soldi li spende come vuole. Spulciando su
qualsiasi atto di qualsiasi ente si vedono assegnate consulenze varie
di milioni di euro distribuiti in clima parcondicio. E oggi dal
panettiere una nonnina mi ha chiesto dieci centesimi perchè non
arrivava al pane. Avevo un euro. Le ho detto di tenerlo. M'ha
redarguito e costretto ad accettare 90 centesimi di resto variopinti
color rame. Le ho sorriso. Mi ha ricambiato il sorriso augurandomi
ogni bene. Gratis.
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