Summer on a solitary bitch
Annunciata
da flussi di zanzare e di adolescenti con capelli a cresta, da donne
seminude e da un'afa atroce, è giunta, anno di grazia 2013, sua
maestà l'estate.
La mia di bella stagione, s'è presentata come una
mannaia sul mio status da inoccupato artista anziano. Slalomando tra
annunci di lavoro dove son troppo vecchio e altri dove son troppo
giovane, e schivandone altri dove son troppo truffatori. Sto qui
scrivendo e provando a costruire qualcosa di differente. In bolletta
come la Grecia. Che culo! Me le ricordo le mie estati da bambino,
quando dopo scuola, mia mamma mi mandava da qualche zio a far
l'apprendista, perchè non potevo stare per strada. E mentre io di
volta in volta m'affannavo da l'aiuto elettrauto o elettricista o
fabbro, la calda stagione se ne andava, mettevo da parte qualche
risparmio e alla fine si andava al mare con tutta la famiglia. Ma
proprio tutta. Che culo! Mi sono affacciato alla TV, le solite facce
di statue di cera discorrevano in parlamento dandosi fiducia, fuori
il regime e la fame si tirano la sorte a dadi. Bungando di qua e di
la, l'Italia affronta i caldi. Ci si rimetterà sulle strade e si
tenderà al risparmio, e tutti al mareeee. Io, nonportatore di
reddito, ho deciso di farmi una vacanza a casa mia, utilizzandone il
tempo per progettare e creare, magari metto in ordine casa e preparo
la presentazione del libro per ottobre. Con calma e tranquillità e
silenzio. Amara è stata la sorpresa di scoprire che oggi è
cominciato un campo scuola per bambini, di fronte a casa. Sveglia
presto col gioco del mattino a 5000 watt. L'istruttrice e il suo
megafono tutta la giornata, e i canti e le urla festose. Che culo!
Buona estate.
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