Mortacci
Riflettevo: la crisi e il caldo assieme
sono un mix letale. L'altr'anno rubarono il corpo di Mike Bongiorno,
chiedendone il riscatto. Operazione finita male. Maltolto in
decomposizione ritrovato. Funerale 2 e cremazione. Povero Mike!
Riflettevo dunque sulla differenza tra rapire un vivo o un morto.
Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la
reclusione da sei mesi a otto anni. È prevista un'ipotesi delittuosa
speciale, qualora tale fattispecie di reato, venga effettuata al fine
di avere un profitto: la pena varia da 24 a 30 anni. Se nel sequestro
il rapito perde la vita, la pena va a commutarsi nell'ergastolo.
Chiunque occulta un cadavere è punito con la reclusione fino a tre
anni. Chiunque rapisce un essere umano vivo è tenuto a nutrirlo, a
stare attento affinché non fugga, o attiri l'attenzione gridando e
chiedendo aiuto, deve prestare la massima accortezza nel non farsi
riconoscere e mettere in preventivo le difficoltà nello spostamento.
Dieci anni fa destò scalpore il trafugamento della salma di Enrico
Cuccia, mente di Mediobanca, a scopo di eversione, i due rapitori
vennero condannati a meno di due anni di reclusione e la storia
divenne pure un Film. . Negli anni, vari cadaveri illustri sono
spariti, da Chaplin al papà di Antonio Matarrese .
In un periodo di crisi nera e di
mancanza di lavoro, il rapimento di salme eccellenti, potrebbe essere
la soluzione meno indolore. Al massimo prendi due anni. E soprattutto
non fai danni e non rischi di ammazzare la vittima. Un bel cadavere
Vip in cantina è meglio di un gratta e vinci. Altro che l'anonima
sarda. Si deve pur campare. “Mors tua vita mea”, se poi la mors è
precedente, meglio ancora. Strana la penisola. Ma anche a questo c'è
una soluzione, anzi due: quella fantascientifica sarebbe “lavoro
per tutti”, ma sa di slogan elettorale; la seconda, reale e
fattibile: farsi cremare in blocco.
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