L'altro giorno ero a pranzo da mia
madre, a tavola28 si usa dire da queste parti.
E attendendo il
rancio, mi dilettavo nello zapping più sfrenato e distratto.
Quand'ecco Napolitano parlare di ripresa e sacrifici. Mi ha colpito
lo sfarzo del quirinale e il mare di gente attorno al vetusto
presidente dell'inciucio e ho pensato che tra stipendi e lusso la
presidenza della repubblica(scritto apposta piccolo) spende più o
meno il PIL dello Zambia. Ho cambiato canale. Tra una televendita e
un videoclip musicale tetteeculi ho trovato Vendola che chiamava
all'unità il popolo della sinistra, salutava la telecamera e si
infilava in un'auto blu. Il campanello m'ha distratto dal
telecomando: il postino, 850 euri di conguaglio gas, ho bestemmiato,
in aramaico, per non farmi comprendere da mamma. Ho ripreso a cambiar
canale: il comparenipote del berlusclown parlava della manovra,
illustrandone le virtù e omettendo il baratro ove ogni giorno gli
italiani precipitano. Altro tasto: Razzi, l'onorevole saltimbanco che
presenta il suo libro, con prefazione dell'Arcor man. Vertigini. Ho
ripensato ai miei scritti nel cassetto. Altro tasto: Turchia,
Brasile, Egitto e giù botte. Cambio ancora: siam tutti spiati dagli
Usa, e lo dicono come se nessuno lo sapeva.. Altro canale: un altro
grillino che salta il fosso con la scusa che Grillo è un dittatore,
e con un visibile aumento dello stipendio. Altra rete, ancora
migranti a Lampedusa, m'incupisco. Telefono: “Ciao Salvatore, scusa, volevo
dirti che per quel lavoro non se ne fa più niente..mi dispiace..poi
ti dico”. Spengo la tv. Mamma porta in tavola e mi guarda:
“tuttappost?” , annuisco addentando un maccherone. “Tuttappost”.
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