Prima
delle orecchiette
Colei
che mi mise al mondo è intenta a creare magia; unendo acqua, farina,
e sale, sta mettendo su il piatto tipico della mia terra, :
orecchiette fatte in casa. Dopo averla vista armeggiare, constatato
che la temperatura in cucina è fin troppo elevata per i miei poveri
resti viventi, decido di appartarmi nella stanza più fresca e
fermare un “attimo” prima dell'agognato: “E' pronto!”.
Stanotte
c'è stata una rissa nel mio paesello, cose che accadono, dicono, con
una scuola alla Don Milani o alla Don Bosco, non so. Bergoglio sembra
Grillo senza parolacce o è Grillo a sembrare il Papa che bestemmia?
I vertici Fiat scomunicano il vescovo di Nola, reo di essersi
schierato con gli operai. Il Papa è Juventino.
Il
mio dirimpettaio, beato lui, sarà in vacanza, e l'allarme del suo
superattico fracassa le palle mie e del vicinato da stamattina, ma
non per questo l'accoltello, ma gli consiglierei, visto l'andazzo, di
sistemare l'antifurto. C'è un vento fresco che è una meraviglia, e
la tenda si gonfia tipo vela di barca, mi ci immagino...L'antifurto
mi ricorda che forse in barca a vela c'è il mio dirimpettaio.
“E'
pronto!”, odo finalmente, vò in cucina, guardo la mamma, poi il
piatto in fronte a me, “Buonappetito!”, mamma non risponde,
guarda atterrita il tg nazionale: a pochi passi da casa mia, un
ventottenne ha accoltellato a morte un suo coetaneo, poi il Papa che
critica i preti che vanno in giro in macchine di lusso.
Penso
un attimo ai due ragazzi, e a come la vita sia assurda e
incomprensibile.
L'orecchietta
materna attira il mio sguardo col suo odore di ragu' domenicale,
spengo la tv, “Buonappetito mamma e tu orecchietta, mi hai
provocato e mo' ti magno!” dico facendo il verso ad Albertone, in
un pessimo romanaccio.
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