E' partita la campagna elettorale, la semina rapida parcondicio, la cover elettorale di Baratto (Renato Zero) , e le parole volano: le tasse abbassate al pit stop lasciano il passo agli stramila posti di lavoro, passando per la colpa ai governi precedenti e al lasciateci lavorare, meraviglie di slogan e dati da ipermercato globale pieno di lucine, chi più ne ha più metta. Me ne sono accorto, perchè ho staccato la prima facciadacurriculo dal tergicristallo, mentre precariocronicosemibamboccione, m'accingevo a raggiungere un probabile posto di lavoro , consegnando la mia faccia da curriculum presso un plesso scolastico che ricerca un esperto esterno in cinematografia. Uno su mille ce la fa.
E' partita la campagna elettorale, palla al centro e vinca il migliore, il miglior imbonitore, il miglior oneselfmademan, il goleador alla Messi, lo zampino vincente.
E' partita, la campagna elettorale, come quando parte, va a male la marmellata non chiusa bene. E' sempre la stessa recita a soggetto, con pessimi interpreti e pessimi copioni.
Stavolta voglio suggerirlo io un copione, da realizzare oltre che da promettere: città a misura di bambino, free wireless, differenziata, skype in tutti gli uffici pubblici e portali web funzionanti per il cittadino, pannelli solari su tuttte le strutture pubbliche e di nuova costruzione, incentivi per energia pulita, turismo culturale, filiera corta e agricoltura di qualità, acqua pubblica e no nucleare. Chi vuole il mio voto deve darmi, anzi darci questo. E a chi mi parla di voto al campanile mi sento di dire che se è pur vero che un candidato espressione del territorio è la miglior soluzione per la collettività, è altrettanto vero che se non è PURO, l'opzione campanile se ne va a meretrici. E non sarebbe una novità, visto l'andazzo parcondicio. Non mi risulta che gli abitanti di Braunau am Inn vadan fieri di aver dato i natali a un famoso politico del secolo scorso.