Buffi Baffi
Narra la leggenda che l'attore inglese
di origini ebraiche Charles Spencer Chaplin, emigrato in Usa a cercar
fortuna, trovò, casualmente in un camerino, un paio di baffetti
posticci, li indossò per gioco assieme ad una bombetta e un bastone
e si mise a giocare davanti ad uno specchio: nacque così CHARLOT.
Un'altra leggenda racconta di un pessimo pittore austriaco di origini
ebraiche, che passando nei pressi di un cinematografo udì fragorose
risate provenire dallo stesso; incuriosito entrò e vide la gente
estasiata di fronte a uno schermo, rapita all'inverosimile da un
piccolo attore dalle movenze strane e con baffetti stranissimi. Tornò
a casa e, dopo una notte insonne, attribuì il magico potere sul
pubblico del film della sera prima ai baffi dell'attore, un certo
Chaplin, e decise di farsi crescere i baffi. Il pittore si chiamava
Adolf Hitler.
Chaplin, venuto a conoscenza della
storia del baffo del dittatore austro-tedesco decise di
riappropriarsi dei suoi baffi cercando di spiegare al mondo, a modo
suo, i sentori provenienti dall'impero germanico, peraltro visto
di buon occhio dall'èlite americana. Era il 1940, nasceva “IL
GRANDE DITTATORE”.
La storia racconta che Chaplin fu
tacciato di comunismo e da allora, preso di mira dal maccartismo
stelle e strisce, Hitler nel frattempo metteva in atto la sua
soluzione finale antiebraica con l'ausilio di un calvo signore
italiano. La storia narra che Chaplin morì esiliato in Svizzera,
riuscendo a vincere un solo oscar riabilitante alla carriera. E neanche il suo corpo ebbe pace, il feretro contenente le spoglie dell'artista inglese venne trafugato nel 1978 con richiesta di riscatto. Hitler,
morì, se morì per davvero, nella Berlino bombardata dagli alleati,
dopo aver disseminato il vecchio continente di morte e distruzione.
Il suo corpo non è stato mai trovato.
Nessun commento:
Posta un commento