sabato 26 gennaio 2013

CODEX


Quante volte a scuola ci sarà capitato di aver ragione rispetto ad un insegnante e la voglia di sfanculizzarlo giustamente si trasforma in un formale ben educato “Professore, secondo me non è come dice lei...”. Lì, capisci che ci son dei paletti alla tua libertà di parola. Se non l'hai già capito con la tua famiglia, poi dipende dalla famiglia. Da quel momento, l'esistenza tutta si costella di codici di comportamento più o meno indotti, ovunque. Sul tuo fottuto e il meno possibile precario posto di lavoro, nell'interagire con i vari ambienti del tuo errare, col parentame tutto, qui a sud il parentame conta. Poi a un certo punto ti chiedi: “non lo so se a vita mi piacerà sta vita”; e decidi di costruirtela al meglio, come vuoi, e magari ti arriva pure il colpo di fortuna di non esser solo in questa scelta. Allora inizi a sondare un altro mondo possibile, rispetto al nordafrica arcoriano all'amatriciana con polenta, del quale sei volente, nolente e democraticamente suddito. E scopri luoghi costruiti a misura di bambino, con intelligenza, investimenti oculati, e il medio lungo termine come obbiettivo, sparse per il pianeta. La rete aiuta. E ti girano le sfere. Perchè non crescere sul territorio seguendo questi esempi ispirati? Perchè qui, al sud del sud è murgia. E la murgia è pietra, cominciando dalle teste dei murgiani. Perchè vige il poco , maledetto e subito, sempre. Perchè, forse, abbiamo la classe dirigente meno illuminata della storia, o meglio ancora, abbiamo sempre la solita classe dirigente di sempre, piccola come un temperamatite, e perspicace come un ago di pino. Al che smadonnando in silenzio, ti rivien la voglia di sfanculizzare tutti come una volta, ma a lavar la testa all'asino, si perdon tempo, acqua e sapone, e alla fine si consuma anche la testa del povero quadrupede. E ti vesti del tuo consueto abito di educazione, e tutto è un ologramma, paletti compresi. E ci passi inesorabilmente attraverso.


© salvatore digennaro


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