giovedì 27 dicembre 2012

LA RICOTTA



LA RICOTTA è un prodotto caseario. La materia prima utilizzata è il siero derivante dalla lavorazione dei pecorini e delle caciotte. Il siero viene trasferito in caldaia e riscaldato a 80-90°. Si ottiene per affioramento; dopodiché si procede alla formatura in appositi stampi.
LA RICOTTA è altresì il titolo di un film del 63 di Pier Paolo Pasolini, con protagonista Orson Welles. Nel film, Stracci, comparsa nei panni del ladrone buono, in un film sulla Passione di Cristo, è un uomo povero e perennemente affamato. Quando la sua povera e numerosa famiglia lo va a trovare sul set, Stracci dona loro il cestino del pranzo che gli spetta in quanto attore, per consentire loro di consumare un misero pasto in mezzo al prato. Per non saltare il pasto, riesce a "rimediare" un nuovo cestino dalla produzione, ma non riesce a mangiarlo. Quando, finalmente riesce a comperare un pezzo di ricotta, lo divora con atavica fame e poi muore sulla croce per indigestione. Il film fu sequestrato per vilipendio alla religione e Pasolini fu dapprima condannato a 4 mesi di reclusione e assolto l'anno dopo in appello.
A Bari e dintorni è usuale definire chi fa LA RICOTTA, qualcuno che guadagna qualcosa alle spalle di qualcunaltro, o "fa la cresta" anche su attività lecite. Ricottaro è genericamente colui che campa sulle spalle altrui. Sulle altrui idee e degli altrui rischi. Chi cambia idea per interesse personale e tradisce i propri principi e la propria coerenza per misero tornaconto. La storia politica e istituzionale del sud è piena di tali individui, pronti a vendere le proprie mamme e le proprie mogli  per un misero piatto di lenticchie. Recenti studi sull'economia pugliese e murgiana in particolare, hanno evidenziato un calo di lavoratori nel settore caseario, in controtendenza con un aumento spropositato di ricottari.


© salvatore digennaro


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