martedì 15 aprile 2014

unhappy




unhappy

Ormai ci han preso gusto:
pur di consegnare alla propria storia almeno 10 secondi di celebrità,
milioni di umanoidi vanno a cimentarsi coi tormentoni viral del momento.

Tralasciando e mettendo in archivio le innumerevoli edizioni dei reality show in tutte le forme,
il popolino,
si lascia abbindolare e s'abbindola in cazzate supersoniche.

Tutto cominciò con il selfiejingle "italia1",
simpatico esperimento di specchietto per perfetti idioti,
che gratis inviavano alla rete Mediaset, il proprio stacchetto.
C'est la vie....

E poi vennero i Flash mob, per protestare,
mentre le proteste vere,
quelle serie,
odorano di sangue e manganello,
e quindi meglio cambiar canale, "italia unoooo"

Poi arrivo il Gangnam Style,
e migliaia di ebeti
a ripetere il balletto del cazzo
di una canzone altrettanto del cazzo
d' un furbo e adesso milionario coreano.

E in barba a crisi internazionali,
poteri forti ai posti di comando,
rottamatori ed amatori di rottami,
e inaugurazioni di vetrine con negozi alquanto vuoti,
si viaggia alla ricerca d'almeno un fotogramma di notorietà.

E adesso,
in clima di ottimismo,
è il turno di Happy di Pharrell Williams,
che ha fracassato i maroni a tutto il globo:
canzoncina certo più' accettabile del già citato PSY,
versione post moderna del classico "se sei felice e tu lo sai batti le mani",
ed eccoli tutti o quasi a sballettare l'accattivante motivetto,
ed a riprendersi e condividere,
in tutte ma proprio tutte le salse e le varianti.

Ma è quando vedi Alfano, Schifani e la De Girolamo,
su un palco,
a ballare Happy,
che non ne puoi più,
vien meno il comune senso del pudore,
vien fuori l'animale che è in te,
e guardi incredulo lo sfacelo sorridente tuttintorno.
E ti vien davvero voglia di infilarti le fatidiche due dita in gola,
ma desisti.

Alla fine,
l'importante è essere felici e sorridenti,
e danzare tuttinsieme  Happy.

Con buona pace di Pharrel Williams,
che si ritrova milioni di videoclip a costo zero
e milioni sul suo conto in banca.
Con buona pace dei potere e delle sue armi di distrazione di massa.
Con buona pace di te,
che puoi andare a letto soddisfatto
della tua manciata di secondi
su un qualsiasi palcoscenico.


© salvatore digennaro



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