venerdì 6 dicembre 2013

bye bye Madiba


bye bye Madiba


Dopo una lunga malattia, non è più con noi Nelson Mandela.

L'unico vero premio Nobel per la pace,  ha lasciato il suo Sudafrica ed il pianeta intero in lacrime. Dopo svariati "al lupo, al lupo" che si son susseguiti nei social network, Madiba si è spento per davvero.

Se ne è andato l'ultimo eroe in vita dei nostri giorni, ed è andato a posizionarsi in quella specie di paradiso dei giusti, accanto a Martin Luther King e a Gandhi.

Credo sia superfluo stare a raccontare quanto Nelson abbia fatto per sconfiggere il razzismo nel suo paese, basta solo pensare che ha continuato la sua battaglia contro l'apartheid  per quasi trentanni da una cella di 3 metri per 3, e appena uscito ha perdonato i suoi carcerieri,  guidando la sua nazione pian piano alla pacificazione e all'integrazione razziale.

Non è affatto retorico affermare che il leader sudafricano sia stato un uomo che con il suo esempio ha cambiato il corso della storia del continente africano in primis, e del mondo intero.
Le sue battaglie civili son diventate le battaglie di intere generazioni.

Mandela è stato celebrato e riconosciuto immenso già in vita.
Ha ricevuto tributi  in quasi tutto il pianeta. Un'icona della nonviolenza e della tolleranza e della pace, ancor prima di abbandonare la vita terrena.

Una moltitudine di stati lo ha insignito di prestigiosi riconoscimenti:  è persino riuscito a mettere d'accordo Russia, Usa e Cuba, che ne hanno riconosciuto la grandezza tributandogli la massima onoreficenza del proprio paese. Stessa cosa han fatto la Spagna,l'Olanda, la Gran Bretagna, l'Australia, il Canada, il Portogallo , la Polonia e quasi tutti le nazioni del globo.

Stranamente, spulciando , ho notato l'assenza del nostro belpaese.

La massima onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana è "Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone" conferita per premiare altissime benemerenze di persone eminenti, italiane e straniere. Di solito è riservato ai capi di stato.

Ho spulciato tra i nomi che han ricevuto questo onore , e di Mandela nessuna traccia.
In compenso sono Cavalieri di gran croce decorati di gran cordone tra gli altri: Mubarak, Peron, Ceausescu, Nazarbaev e Assad (poi revocato).

Ho sorriso.

Poi il mio sguardo si è posato sulla poesia INVICTUS di William Henley,  usata da Madiba, durante la carcerazione per recuperarsi dallo scoramento, darsi coraggio ed affrontare le avversità.


Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista

Per la mia anima invincibile.


Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.

Ho sentito, calda , una lacrima scendermi sulla guancia, non sarà un'onoreficenza, ho pensato, ma credo che assieme a tante altre, sincere, che stanno scendendo su tanti volti di miei connazionali, valga più del titolo di cavaliere di questo e quel cordone.

E infine ho pensato al cavaliere italiano per eccellenza e ho riso, amaro, ma ho riso.

Grazie Madiba.


© salvatore digennaro

Nessun commento:

Posta un commento

l'infine

L'infine Affonderemo danzando, come la sala da ballo del Titanic  o creperemo testando improbabili ricette. Berremo la cicut...