giovedì 16 gennaio 2014

le parole



le parole

Le parole son macigni millesimati, se pesano meno crolla tutto, se pesano di più nascono mostri architettonici di bruttezza allucinante.
Non esistono parole cattive o parole buone, esistono solo parole. Ed è l'uso che se ne fa, che le rende positive o negative.
Le parole, talvolta portano solo ad altre parole, e basta.
Anni fa conobbi un tizio, sempre silente, ma che dipingeva da dio. Mi ci perdevo nei suoi scarabocchi. Mi interessava capire, conoscerlo. Ci volle parecchio per entrare nelle sue grazie. alla fine con la mia paraculaggine, e la mia simpatia, il mio spiccato accento pugliese, e il mio saperci fare ai fornelli, ebbi l'occasione di invitarlo a cena.Vivevo in una casetta sperduta tra i boschi cosentini, e cucinai orecchiette e cime di rapa ricetta mia, bevemmo un Cirò, e fumammo calabrese.
Gli chiesi perchè fosse tanto silente.
"Noi abbiamo un certo numero di parole, quando le terminiamo, moriamo, e non ne conosciamo il numero, provo a campare il più a lungo possibile e poi...", mi disse, indicandomi il paesaggio di fronte a noi.
Lo guardai, come si guarda un quadro, vuotai il bicchiere e mi persi nel silenzio di quella valle che si stagliava sotto i nostri occhi.
Conobbi l'armonia, dei suoni, degli odori, dei sapori, e dei silenzi.
Armonia, quanta ce ne vorrebbe: ne necessita il pianeta come l'infante la prima poppata.
Ma non è facile.
Accidiosi eseguiamo movimenti quasi d'automa, meditiamo su tempi mai del tutto andati, cercando di racchiudere l'anima in una bottiglia, di quelle con le navi dentro. per meglio conservarla ma repentina l'onda la rispedisce al mittente.
E ci ritroviamo disarmonici, in un mondo disarmonico, con legami disarmonici, dove al numero delle parole s'aggiunge l'aggravante del fatto che vengono urlate.
E le parole, troppo spesso, portano solo ad altre parole, e basta.
E frattanto il tempo passa. E l'armonia dei silenzi diventa sempre piu' ricordo.
Il tizio silente sparì  nel pianeta. Non so che fine abbia fatto, con chi abbia centellinato le sue parole e se ne ha ancora a disposizione.
E ancora oggi, dopo oltre tre lustri, mi resta il dubbio se quella storia del numero di parole fosse vera.
E ancora oggi, soprattutto oggi, mi resta vivido il bisogno di armonia.
E ancora oggi, soprattutto oggi, c'è bisogno di silenzio.


© salvatore digennaro

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