sabato 18 gennaio 2014

l'ultimo guerriero

l'ultimo guerriero






Ieri è morto, all'età di 91 anni Hiroo Onoda.
Onoda era un guerrigliero dell'esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale e fu mandato a combattere sull'isola di Lubang, nelle Filippine. Aveva ricevuto l'ordine di non arrendersi, a costo della sua stessa vita. In seguito ad un'avanzata nemica, Onoda ed altri due commilitoni ripiegarono nella giungla. Frattanto la guerra terminò, e dato che si sapeva della loro scomparsa, l'aviazione filippina lanciò dei volantini nella foresta, per avvisarli della fine del conflitto.
I tre presero per non attendibile la notizia e rimasero nascosti nella vegetazione, aprendo il fuoco contro chi provava a dissuaderli. I suoi due compagni morirono in seguito a questi scontri a fuoco. Lui riuscì a scappare e si arroccò tra la fitta vegetazione. Persino lo stato giapponese lo diede per morto. Nel 74, in seguito a pressioni da parte della famiglia, fu organizzata l'ennesima missione per cercarne almeno il corpo. E fu enorme la sorpresa quando lo videro sano, salvo, con la divisa in ordine e armato fino ai denti. E incredulo circa la fine della guerra. Per riportarlo a casa, furono costretti a cercare il suo superiore e a portarlo nell'isola. Quando ebbe ricevuto l'ordine diretto dal maggiore Taniguchi, Onoda depose le armi e fece ritorno in patria. Era il 20 febbraio 1974. La guerra ebbe fine il 15 agosto del 45.
Onada tornato in Giappone non si ambientò, volo verso il Brasile, dove si rifece una vita e mise per iscritto la sua esperienza. Quando gli chiedevano del perchè non avesse creduto alle notizie sulla fine della guerra, il buon Hiroo rispondeva che non poteva credere in una resa del suo paese, così disonorevole, poi gli spiegarono Hiroshima e Nagasaki, e forse comprese. Sun Tzu, un altro orientale, scrisse, mezzo secolo prima di Cristo, "l'arte della guerra"; vi era un passo che diceva "Educa con le arti letterarie, unifica con le arti marziali; così otterrai la vittoria." 
Anni dopo Onoda  ritornò nella terra del Sol Levante, per morire nel proprio paese, dopo aver dato 40 anni della sua vita al suo Giappone. Prima di passare ad altra vita, a sue spese,  finanziò una scuola. 


© salvatore digennaro

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