mercoledì 28 agosto 2013

i have a dream



"I have a dream"

(da Martin Luther King)


50 anni or sono Martin Luther King, pronunciò il suo famoso proclama di emancipazione a Washington davanti a 250.000 persone. King venne prima arrestato e poi barbaramente assassinato, ma e grazie a lui e a quelli come lui che in Usa c'è un presidente di colore. Oggi ho riletto commosso quel discorso, e con un briciolo di timidezza e immenso rispetto e ammirazione ho provato a farlo mio parafrasandolo, attualizzandolo e localizzandolo. 


Io un sogno, che un giorno sulle colline della Murgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza.

Io un sogno, che un giorno i mari che bagnano l'Italia diventino luoghi di pesca e vacanza e non tratte di disperati deportati del nuovo millennio o parcheggio di portaerei pronte ad attaccare.

Io ho un sogno, che un giorno perfino lo stato Italiano, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.

Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ne per le loro conoscenze o il loro reddito, ne per l'appartenenza politica o religiosa,  ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!.

Io ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi accingo a vivere questo Sud, bello e maledetto.


© salvatore digennaro



Nessun commento:

Posta un commento

l'infine

L'infine Affonderemo danzando, come la sala da ballo del Titanic  o creperemo testando improbabili ricette. Berremo la cicut...