domenica 3 novembre 2013

Kater I Rades


Kater I Rades


Una mezzoretta fa stavo cercando di mettere ordine tra i  miei innumerevoli fogli sparsi, e ho ritrovato un testo scritto ai tempi dell'affondamento della Kater I Rades. La Kater era una motovedetta albanese, Il 28 marzo 1997 la nave, carica di circa 120 profughi in fuga dall'Albania in rivolta, fu speronata nel canale di Otranto dalla corvetta Sibilla della Marina Militare Italiana, che ne contrastava il tentativo di approdo sulla costa italiana. Nel conseguente affondamento morirono 81 persone di cui si riuscì a recuperare il corpo e 27 persone non furono mai ritrovate. I superstiti furono 34. Al governo c'era il centrosinistra guidato da Prodi. Sono passati 16 anni, la nave è un rudere di ruggine ormai. Visti gli accadimenti lampedusani, mi va di riproporre quello scritto e condividerlo....




Canto dell’Adriatico
(barchette di carta)

  • Mamma, non sento più gli spari, dove stiamo andando?
  • In Italia, dove c’è papà e tanta gente buona che ci vuole bene.
  • Fa freddo e piove, non si poteva partire domani?
  • Ci aspettano oggi, siamo quasi arrivati, stai tranquillo!
  • Mamma! Guarda….una nave….è grandissima, ci stanno dando il benvenuto!
  • Certo, l’Italia è un paradiso, che ti credi!
  • Mamma!!! Ci vengono addosso!!!!
  • …………………………………………………………
  • Mamma! Ho le scarpe bagnate! Mamma! Dove sei?
  • Sono qui! Sarà successo qualcosa. Chissà…un incidente…………..
  • Mamma! Ho paura!!!!
  • Stai calmo……gli italiani ci vogliono bene.
  • Mamma! Mi sto bagnando tutto!!!!
  • Non preoccuparti, dammi la mano….ci sono io qua!
  • Mamma! Sto bevendo ed è salata!
  • Vedrai, gli italiani ci salveranno…….
  • Maa……………
  • …………………………………



    © salvatore digennaro

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