mercoledì 28 novembre 2012

La mano di Dio


La mano di Dio

A parte quella di Maradona ai mondiali dell '86, la mano di Dio, diceva De Andrè, è piena di pietà, “non c'è l'inferno nel mondo del buon Dio”. L'altro giorno m'è ricapitato per le mani l'unico romanzo di Fabrizio, scritto con Alessandro Gennari, “Un Destino Ridicolo”, ne ho riletto l'inizio e mi va di raccontarlo a parole mie. C'è un paese in collina e da una settimana piove a dirotto, il livello del fiume sta superando gli argini, le prime case sono allagate e le previsioni del tempo non promettono nulla di buono.

-non vi preoccupate, il Signore ci salverà, dice il parroco ai fedeli.

Diluvia da due settimane ormai, la protezione civile e i vigili del fuoco consigliano di abbandonare le case perchè tutto peggiorerà; il prete del paese li' pronto a dire ai fedeli: -non vi preoccupate, il Signore ci salverà...

Il maltempo continua, e il livello del fiume ha quasi inghiottito mezzo paese, la gente abbandona le case, restano solo alcuni devoti e il prete nella chiesa, nel punto più alto della collina, che ripete: -non vi preoccupate, il Signore ci salverà...

Due settimane e ancora acqua, tutta la città è evacuata, tranne il prete, devotissimo, che resta a protezione della chiesa, arriva persino un elicottero dei vigili del fuoco , ma lui immobile e solo: -non vi preoccupate, il Signore mi salverà...

Tutto è ormai allagato, spunta solo il campanile con la croce, e li attaccato il sacerdote, quasi esausto: -non vi preoccupate, il Signore mi salverà...

Il paese è sommerso, per il prete non c'è più niente da fare: muore e dato che è pio, va in paradiso. Arrivato al cospetto del Signore, il prete gli chiede perchè nonostante le preghiere non l'abbia salvato, il buon Dio lo guarda e gli dice: -non ti sono bastate le previsioni del tempo, i pompieri, la protezione civile, persino l'elicottero? Che altro dovevo fare?

Non so bene la morale di questa storia, ma di sicuro so che la mano di Dio non è quella che tocca i bambini e protegge chi li tocca, e credo che non sia neanche quella che muove attraverso confessionali, o gruppi di esaltati tipo telemarketing, migliaia di voti da una parte all'altra.

Gaber in “Se io fossi Dio” diceva che gli schiaffi di Dio appiccicano al muro, speriamo giungano presto.


© salvatore digennaro


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