Ogni tanto c'è bisogno di dire grazie
La nebbia di primo mattino scompare nel
primo sole caldo di marzo lasciando ai miei occhi lo skyline
mozzafiato delle murge. Uno spettacolo che mi fa venir voglia di
ringraziare iddio o chi ne fa le veci per cotanto dono, ma
soprattutto chi di questa zona da tempo immemore s'è preso cura.
Grazie all'esercito italiano, che proprio al centro del parco, ha
costruito la polveriera più grande della nazione, e in più dei bei
poligoni di tiro per tenersi allenati contro i bambini irakeni magari
testando l'uranio impoverito. Grazie agli americani e alla Nato , che
per anni hanno tenuto qui nascoste testate nucleari per il nostro
bene e per la nostra protezione. Grazie ai professionisti della
gestione dei rifiuti, sempre pronti ad individuare potenziali
discariche discrete e a seppellirvi ogni ben di dio. Grazie assai
agli agricoltori che hanno usato e testato pesticidi e diserbanti per
portarci a tavola i frutti della nostra terra ed infiniti
ringraziamenti a chi, per non essere da meno, ci ha nutriti con pane
fatto dall'ottimo grano importato da Chernobyl. Grazie agli
ecologisti fai-da-te, miracolosamente estinti dopo qualche
finanziamento o qualche posticino strategico di lavoro. E grazie ai
politici politichini politicanti e politicani, sempre pronti
parcondicio a far del territorio cavallo di battaglia, almeno in
campagna elettorale. Grazie mille ai bizzarri architetti che hanno
reso particolare la zona con l'aiuto del cemento sparso a caso in
deliziosi capannoni. E infine grazie a te, stupido abitante del
territorio, che, catalogo trony alla mano, hai preso il nuovo
frigorifero, e di buon mattino, carichi come croce sulle spalle il
vecchio, e ti fai le scale fino al piano terra, graffi il portone e
il muro e la vernice dell'auto, e con un'ernia che sta per
esploderti, spendi 10 euro di benzina per arrivare in un posticino
sicuro al centro della natura. E lì lasciare il rudere, monumento ai
posteri. Davvero grazie......
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