La cittadina di Mediocrycity si trova
in una zona collinosa dell'Arkansas meridionale, e ad una prima
analisi non è male come posto dove vivere; nonostante gli scempi
edilizi ai quali è stata sottoposta, si presenta tutto sommato bella
agli occhi dell'ignaro viandante che casualmente passa di lì. A
parte le leggi dello Stato, alle quali volente o nolente occorre
sottostare, a Mediocrycity vigono un paio di regole non scritte che
per atavica maledizione sulfurea son rispettate e tramandate ancor
più delle norme impresse su carta: numero uno, quasi tutti i poteri
vengono gestiti da gente di medio-basso profilo, indipendentemente
dal colore politico; numero due, chi va oltre la media a livello di
preparazione, intelligenza o intuito, è destinato a sottostare ai
mediocri e ad adeguarsi all'andazzo generale, oppure a piangere. Di
qui il nome suggestivo del luogo, una sciarada che unisce la parola
mediocrità e la parola cry ovvero pianto.
Com'è risaputo, a parte degli squarci di DNA, i bambini non nascono
mediocri, lo diventano negli anni. I bambini che diventano mediocri
son pronti ad essere la classe dirigente del futuro. Quelli che non
subiscono questa evoluzione, son destinati ad essere infelici per il
resto dei loro giorni.
L'unica
maniera scientificamente accertata per sfuggire a questo destino è
la fuga dalla ridente
cittadina, con l'obbligo di non guardarsi indietro, perchè come con
Medusa, c'è il serio
rischio di rimaner pietrificati. Fortunatamente Mediocrycity sta pian
piano trasformandosi in un modello da esportare, e parecchie altre
città, non solo dell'Arkansas, utilizzano questo canovaccio di vita.
Questa trasformazione antropologica si sta facendo strada a macchia
d'olio: viscosa, liscia e lubrificante. A chi riesce ancora ad
accorgersi e non invischiarsi del tutto, non resta quindi
che piangere.
..o la fuga!
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