lunedì 1 aprile 2013

A prescindere




Salvati fratello da quest'ecatombe annunciata in cinguettii alternati a rassicurazioni benevole. Salvati fratello dall'apocalisse goccia a goccia, che da anni ti infilano sotto vena. Salvati fratello mio dalle convenzioni e dalle convinzioni di un'attesa. La vita è stupidamente una, ed è stupidamente breve, ed è tremendamente stupida talvolta. Ribellati al posticino che qualcuno ha deciso per te, e sogna, e costruisci i sogni, se sai ancora riconoscerli. Stancati delle formalità e delle ipocrite convivenze, che diventan connivenze. Salvati da chi, quando c'è da far silenzio per rispetto e per paura, va a pontificare. Salvati da chi ti dice che tutto è ok, tutto va bene, siamo in ripresa e spendi, il futuro è roseo. Salvati dall'uovo oggi e mira alla gallina, ma oggi stesso. Salvati da un plasma, o un cinescopio che ti rincoglionisce l'anima, salvati da chi ti bombarda di messaggi suoi, e non ti ascolta. Salvati da chi t'ascolta troppo, o fa finta di ascoltare. Comincia ad incazzarti fratello, se ti sembra che di giusto nulla appare all'orizzonte, e arrabbiati parecchio, perchè il giusto è un tuo diritto e il tuo dovere per chi, prima o poi, ti subentrerà nel pianeta
 Salvati fratello caro, da chi ti vuol portare dentro un baratro, e ti convince che il baratro sei tu. Salvati da chi ti dice “nessun baratro”. Salvati fratello, se ti propongono una vita a prescindere dalla tua, e piangi irato se invece te la impongono, e ribellati. Ne hai solo una d'esistenza. Amati fratello. Io di mio, a prescindere, ci provo.

© salvatore digennaro


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