domenica 21 aprile 2013

A TE! HEMINGWAY!



1999
Ore 22, con DIANA e SCOTCH all’appuntamento cibernetico.
Era un settembre fresco.
Lontani erano i 45 gradi dei primi d’agosto lavorativi.
Lontana, troppo lontana era lei.
E in più, l’aver mandato affanculo Costanzo nel salotto più amato dagli italiani gli aveva portato quella popolarità che l’asfissiava.
Poi BLOB, STRISCIA, i tiggì e compagnia bella l’avevano costretto a far l’Hemingway settembrino in una desolata spiaggia calabra. Tutto per un po’ di pace e tranquillità.

TIMILCLIENTEDALEICHIAMATO…….

Era un settembre fresco. Le dieci e mezza.
Le DIANA erano solo un cartone anzi una palla nel mezzo del grande posacenere MARTINI al centro del tavolino del bar. Circa il whisky, oltre al suo fegato, nessun altro poteva testimoniare. Alfredo aveva fatto il suo dovere. La bottiglia del maledetto distillato s’era fermata al suo tavolo.

TIM…………

Ricapitoliamo.
Pacco di sigarette vuoto, posacenere, bottiglia mezza piena e bicchiere mezzo vuoto, null’altro;
a parte quell’infernalissimo strumento di dolore del terzo millennio: il telefonino.

TIMILCLIENTEDALEI………

Maledetto il giorno della pubblicazione e maledettissimo l’editore che ti manda da quel tricheco piduista del Maurizio e lì, arcistramaledettissimo l’incontro sullo stesso divano, davanti ad un bel po’ di fottuti milioni di telespettatori con lei……..
Lei, capelli ed occhi carbone, naso a salita di scivolo tanto caro ai bambini, fossette sorridenti con fossettina al mento, filosofa. Lei Miriam Navi. Consigli per gli acquisti.
-Ernesto, ho letto il tuo libro, bello…..Ma il protagonista esiste davvero? Magari esistesse……
Un flipper, era diventato un flipper e aveva fatto tilt in soli due minuti di pubblicità. Poi Sgarbi che proprio non lo sopporti, il discorso si fa un pochettino animato, toh! Si alza, inquadrato,
-Cazzo ci faccio io qui, andate a cagare con sto moralismo da quattro soldi!
Si alza. Via dal Parioli, un taxi, l’albergo, un salto nel frigobar.

"Ore 23, non squilla sta merda e lei TIMdelcazzo! Il petrolio è finito, le sigarette pure….".
-Ciao Alfredo! Ci vediamo….. Lasciami un paio di sigarette…….grazie…..Si, ci vediamo presto….
"La spiaggia, si, vado in spiaggia, mi chiamerà prima o poi….".


"Meno male che in questo albergo c’è il satellite, ripulisco ben bene il frigo, un bel concerto, il letto è bello comodo e che occhi Miriam……".


"Le dodici, mezzanotte e porca puttana, mai camminato tanto in vita mia, senza accorgermene sono arrivato persino allo strapiombo, avrò fatto quattro o cinque chilometri e TIMILCLIENTEDALEICHIAMATOunpaiodipalle, e non chiama…..".


-Avanti!
"Chi cazzo sarà a quest’ora? Possibile che l’uomo è andato sulla luna e non ci si può neanche ubriacare in pace senza che qualcuno venga a bussarti addosso…"
-Avanti, è aperto !
-Sono io !
" Cazzo, pensavo che queste cose accadessero solo nei film americani, invece eccola qui, nella mia stanza".
-Ho avuto il tuo albergo dalla segretaria di trasmissione…..a proposito, a Costanzo il tuo exploit non penso abbia fatto poi tanto male visto che si parlava di audience, share e compagnia bella……
-Siediti, sai da bere non posso offrirti visto che……….(indicando le bottiglie).

Come un bambino sul ciglio della rupe, gambe pendule come altalene.
Come un bambino a sfogliare album di ricordi, far riaffiorare le parole illluminar la stanza d’albergo e i suoi occhi e l’alba esplodere, l’alcool svanire.
Come un bambino bizzoso e capriccioso si quieta con la caramella , così occhi profondi all’infinito, buchi neri, frenavano ogni suo impulso, istinto, volontà, voluttà, energia.
Si sentivano solo il rumore delle onde, assai più calme di lui, il vento tra le fresche frasche e un jukebox d’altritempi che irradiava FERNANDO degli Abba.

TIMILCLIENTEDALEI…….

-Beh! Ora vado….. Ciao! Ci si vede…
"Cazzo, se n’è andata, e ora? Mi ha rincoglionito per una notte intera e poi sparisce così, all’improvviso….chi cazzo sarà adesso.."
-Avanti!!!!
-Ho dimenticato che volevo fare l’amore con te…..

TIMILCLIENTEDALEICHIA…….


"Mio Dio, non avrei mai immaginato di essere preso, buttato sul letto e aggredito così e poi…..poi come una mantide avrebbe tirato via ogni forza presente in me. E poi lasciarmi un bigliettino da visita e chiedermi il numero".

TIMILCLIE……….

-Vado negli Stati Uniti, torno a Settembre, l’uno. Ti chiamo io oppure tu, insomma, ci sentiamo……
Porta chiusa.

"Ore due, onde, il mare è arrabbiato, mai quanto me, sento il treno passare oltre gli alberi, e questa luna che manca un giorno che è piena. Bello laggiù saranno venti o trenta metri, e che belle le onde che si suicidano come foglie d’autunno sulle rocce….".

TIM……..

"Non chiama. S’è dimenticata di me . Basta! Lo faccio!".

TIMILCLIENTE……..

Come sono tanti e sono pochi trenta metri, dipende da dove si guarda. La roccia, la luna, le onde, le poche stelle e il Microtac Vip che sta per abbattersi al suolo.

Quand’ecco, uno squillo…..

E poi tanti microchip nel bianco delle onde.



© salvatore digennaro


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