martedì 18 giugno 2013

Summer on a solitary bitch



Summer on a solitary bitch
Annunciata da flussi di zanzare e di adolescenti con capelli a cresta, da donne seminude e da un'afa atroce, è giunta, anno di grazia 2013, sua maestà l'estate. 


La mia di bella stagione, s'è presentata come una mannaia sul mio status da inoccupato artista anziano. Slalomando tra annunci di lavoro dove son troppo vecchio e altri dove son troppo giovane, e schivandone altri dove son troppo truffatori. Sto qui scrivendo e provando a costruire qualcosa di differente. In bolletta come la Grecia. Che culo! Me le ricordo le mie estati da bambino, quando dopo scuola, mia mamma mi mandava da qualche zio a far l'apprendista, perchè non potevo stare per strada. E mentre io di volta in volta m'affannavo da l'aiuto elettrauto o elettricista o fabbro, la calda stagione se ne andava, mettevo da parte qualche risparmio e alla fine si andava al mare con tutta la famiglia. Ma proprio tutta. Che culo! Mi sono affacciato alla TV, le solite facce di statue di cera discorrevano in parlamento dandosi fiducia, fuori il regime e la fame si tirano la sorte a dadi. Bungando di qua e di la, l'Italia affronta i caldi. Ci si rimetterà sulle strade e si tenderà al risparmio, e tutti al mareeee. Io, nonportatore di reddito, ho deciso di farmi una vacanza a casa mia, utilizzandone il tempo per progettare e creare, magari metto in ordine casa e preparo la presentazione del libro per ottobre. Con calma e tranquillità e silenzio. Amara è stata la sorpresa di scoprire che oggi è cominciato un campo scuola per bambini, di fronte a casa. Sveglia presto col gioco del mattino a 5000 watt. L'istruttrice e il suo megafono tutta la giornata, e i canti e le urla festose. Che culo! Buona estate.


© salvatore digennaro


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