mercoledì 10 luglio 2013

articolo 1




articolo 1

Recita il primo articolo della più bella costituzione al mondo: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."






Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo. 


La repubblica (dal latino res publica, ovvero "cosa pubblica") è una forma di governo di uno Stato, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa, in cui la sovranità appartiene ad una parte più o meno vasta del popolo che la esercita nei modi e nei limiti fissati dalle leggi vigenti. 

Fondare significa porre le fondamenta di una costruzione. 

Quindi si evince che come le fondamenta sono la base di un qualsiasi edificio, così la nostra nazione starebbe in piedi sul lavoro. 

In Italia ci sono  3 milioni 140 mila disoccupati e  3 milioni e 300 mila precari, dunque le fondamenta sono abbastanza scricchiolanti. 

Se si tiene conto che solo in questa metà di anno son fallite 3500 imprese e oltre 31.000 hanno chiuso, lo scricchiolio si fa decisamente più intenso.

L'attuale legge elettorale Calderoli, definita porcellum, di fatto anticostituzionale, ha bloccato le liste dei candidati al parlamento, impedendo di fatto al cittadino votante di poter esprimere la preferenza su un nome da eleggere, e delegando ai partiti la scelta dei futuri parlamentari. 

Quindi il popolo in se non è sovrano e non nomina i propri rappresentanti per la gestione della res pubblica. 

Lo scricchiolio è ancora più forte. 

Le scorse elezioni politiche il voto s'è smembrato in 3 parti quasi uguali, un terzo degli elettori ha votato per il movimento 5 stelle (che s'era prefisso di demolire la classe politica precedente, senza se e senza ma), un terzo ha votato per il PD (forza di maggioranza relativa di centrosinistra), e un terzo ha votato nuovamente il PDL del sempreverde Silvio Berlusconi. 

PD e PDL hanno stretto subito alleanza, contro i demolitori pentastellati, formando un feticciogoverno, che con la scusa del bene e l'unità nazionale, ha riproposto assieme le stesse forze che si sono affrontate negli ultimi 20 anni, e che, storia parla, hanno portato la situazione all'attuale deriva, una specie di brigata Schettino bicolore.

Una cospicua fetta degli ultimi 20 anni ha visto alla guida del governo l'imprenditore milanese Silvio Berlusconi. 

Lo stesso, negli hanno ha subito vari processi, uscendone condannato in almeno un paio. 

Un reato commesso dall'ex presidente del consiglio per il processo Mediaset, sarebbe stato prescritto il 30 luglio, grazie a una legge votata dal governo Berlusconi, la Cassazione ha quindi convocato per il 30 luglio la trattazione della sentenza, in quanto si ha il dovere per legge "di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione" della prescrizione.

I deputati e senatori del PDL, lautamente retribuiti con soldi pubblici per rappresentarci e fare gli interessi del popolo sovrano,eletti secondo la legge porcellum,  quindi nominati dal capo del partito, ossia lo stesso Berlusconi, han deciso di bloccare i lavori parlamentari e minacciano di far saltare l'esecutivo.

In sintesi:

-la sovranità appartiene al popolo, ed io faccio parte del corpo elettorale; 

-l'Italia si basa sul lavoro ed io non lavoro stabilmente da un anno; 

-c'è la crisi più dilagante della storia moderna e contemporanea e questi lacchè pluripagati dai miei sacrifici, si rifiutano di lavorare, perchè stanno a protestare per la salvezza giudiziaria del loro pregiudicato padrone;  -l' 11 per cento delle famiglie italiane è sotto la soglia di povertà e i PDLLINI hanno come solo intento il salvare il culo al più ricco d'Italia, col silente avallo del PD; 

in base a tutto ciò posso affermare candidamente che mi son rotto un po i coglioni? 

E posso altresì dire che non son l'unico? 

La cassazione ultimamente ha condannato un settantunenne per vilipendio alla nazione, perchè aveva affermato che "l'Italia è un paese di merda", io non lo dico, ma se asserisco che "L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti...", non v'è rischio di condanna per evasione e prostituzione minorile? 



© salvatore digennaro


1 commento:

  1. scanciati dall' amo se no farai la fine del pesce fuor d'acqua. Titta.

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