domenica 7 luglio 2013

Prima delle orecchiette





Prima delle orecchiette
Colei che mi mise al mondo è intenta a creare magia; unendo acqua, farina, e sale, sta mettendo su il piatto tipico della mia terra, : orecchiette fatte in casa. Dopo averla vista armeggiare, constatato che la temperatura in cucina è fin troppo elevata per i miei poveri resti viventi, decido di appartarmi nella stanza più fresca e fermare un “attimo” prima dell'agognato: “E' pronto!”.



Stanotte c'è stata una rissa nel mio paesello, cose che accadono, dicono, con una scuola alla Don Milani o alla Don Bosco, non so. Bergoglio sembra Grillo senza parolacce o è Grillo a sembrare il Papa che bestemmia? I vertici Fiat scomunicano il vescovo di Nola, reo di essersi schierato con gli operai. Il Papa è Juventino.
Il mio dirimpettaio, beato lui, sarà in vacanza, e l'allarme del suo superattico fracassa le palle mie e del vicinato da stamattina, ma non per questo l'accoltello, ma gli consiglierei, visto l'andazzo, di sistemare l'antifurto. C'è un vento fresco che è una meraviglia, e la tenda si gonfia tipo vela di barca, mi ci immagino...L'antifurto mi ricorda che forse in barca a vela c'è il mio dirimpettaio.
E' pronto!”, odo finalmente, vò in cucina, guardo la mamma, poi il piatto in fronte a me, “Buonappetito!”, mamma non risponde, guarda atterrita il tg nazionale: a pochi passi da casa mia, un ventottenne ha accoltellato a morte un suo coetaneo, poi il Papa che critica i preti che vanno in giro in macchine di lusso.
Penso un attimo ai due ragazzi, e a come la vita sia assurda e incomprensibile.

L'orecchietta materna attira il mio sguardo col suo odore di ragu' domenicale, spengo la tv, “Buonappetito mamma e tu orecchietta, mi hai provocato e mo' ti magno!” dico facendo il verso ad Albertone, in un pessimo romanaccio.


© salvatore digennaro


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