giovedì 25 luglio 2013

Minosse




Minosse



L'anno scorso i meteorologi si sono sbizzarriti battezzando anticicloni che ci cucinano come capponi, con altisonanti e mitologici nomi. Dopo Scipione e Caronte, fu la volta di Minosse. Negli Usa è prassi invece dare agli uragani nomi di donna, e anche circa questa scelta v'è da scrivere tomi e tomi. Comunque torniamo alle italiche terre, o meglio a questa brace a forma di stivale che accompagna questo fine luglio, par sia ritornato Caronte. L'afa attanaglia come un anaconda e a parte i fortunati che sostano nei pressi di climatizzatori vari o vagano blindati in auto con aria condizionata (riscaldando ulteriormente il globo) o i fortunatissimi in ferie, i restanti poveri comuni mortali, si muovono unti e maleodoranti con passo di zombie alla ricerca di fresco. Cervelli in standby attendono che giunga la notte, e che si perdano nella memoria almeno due gradi celsius. Ma la notte no, cantava Arbore a metà degli anni 80, quando la televisone si poteva ancora vedere. La notte cuoce come un microonde, e impedisce di dormire, si va a nanna per ko, ad eliminazione diretta. Si cade per stanchezza, inglobati in pozze di sudore, e i più eroici, tipo il sottoscritto, deambulano alla ricerca del knock out di Morfeo. Ma è dura. Una di queste notti, combattuto tra un libro, il pc, e i vani tentativi di poggiar la testa ad un cuscino e partire, mi son messo ad origliare fuori casa. Parecchi erano i colori del russare, qualche bisbiglio, un paio di alticci ridere in lontananza, e un bel po di schermi piatti in digitale terrestre sputanti suoni. D'un tratto “a Whiter Shade of Pale “ dei Procol Harum da una finestra aperta senza zanzariere. Mi sovviene un dubbio: accendo la tv, spenta da secoli per via del nulla cosmico propinato dall'era mediatica del biscione, “I 100 Passi” di Marco Tullio Giordana, con Lo Cascio, scena del funerale di Peppino Impastato e titoli di coda, un Film, con la maiuscola. Sono le 3. Mi chiedo, è possibile che al posto di mandarla nelle scuole, questa pellicola, vada in onda a quest'ora? E che la tv, nelle ore di punta dispensi solo escrementi? Poi ricordo che è l'Italia dove vivo, penso alla P2, al grande inciucio del Comparenipote benedetto dall'ottuagenario Napolitano, penso ai Vespa, ai Verdini, agli Schettino, ai Gasparri ed i pronisti tutti, ai Tronisti, ai Dalema, e i Ventrusconi, ed ed alla mafia, che ovviamente non esiste, ringrazio Minosse che almeno qualcuno sveglio a guardare il film ce l'ha lasciato, prego Caronte di portarsi con la barca un po di miei connazionali, mi asciugo il sudore e qualche lacrima (ci si commuove davanti a un Film), e riprovo a dormire, e magari svegliarmi da quest'incubo tra le braccia di Scipione, a Zama.

© salvatore digennaro


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